LA STORIA
Partiamo anzitutto da nome Montecrestese che significa "montagna costituita da croppi emergenti come creste". Il Comune è composto da una serie di frazioni sparse su un territorio piuttosto vasto: Pontetto, Croppo, Cadiano, Vigna, Roldo, Vignamaggiore, Portano, Cardone, Burella, Giosio, Oro, Prata, Naviledo, Alroggio, Nava, Chiesa, Lomese, Chezzo, Veglio, Croppomarcio, Roledo, Castelluccio, Alteno, Spesc, Croppola.
Il primo censimento venne eseguito nel 1731, al catasto Teresiano, mentre nel 1866 vennero censite le mappe Rabbini, che sono conservate tuttora presso l'archivio comunale. Il territorio è ricco di ritrovamenti megalitici (visibili in località: Castelluccio, Croppola, Naviledo, Croppomarcio) che attestano la presenza dell'uomo fin dai tempi più remoti. La popolazione era di chiara origine votiva, come risulta dalle numerose cappelle raffiguranti Madonne e Santi, dai molti affreschi dipinti su case private e dagli oratori dedicati presenti in quasi tutte le frazioni.
IL TERRITORIO
Il comune di Montecrestese si stende a Nord sino al confine con la Svizzera, dal Pizzo del Lago Gelato, tocca la cima Tremellina dirigendosi poi verso la corona di Croppo. Da qui si innesta fra la Val Maggia e la Valle Antigorio per ritornare poi verso su ovest toccando il pizzo Croselli, il pizzo Forno, il pizzo Bronzo e il passo della Forcoletta. La piana a Sud tra il fiume Toce e l'Isorno - una volta era un grande bosco di rovere - è diventato una prateria che fornisce l'alimentazione ed il pascolo al bestiame.
La val Agarina è il nodo centrale per accedere a tutti gli alpeggi. Montecrestese grazie alla sua esposizione a sud viene detto la "riviera dell'Ossola". Questo oggi come ieri consente agli abitanti di coltivare la vite da cui si ricava il famoso vino "Prunent".